Lupita Nyong’o reginetta del cinema black power, grazie all’Oscar, vinto nel 2014 per il film, 12 anni schiavo, che non solo le ha aperto le porte del cinema, ma l’ha fatta pure diventata la prima attrice Kenyota a portare a casa tale onore. Oggi però fa polemica, per come si è sentita trattata nella recente copertina del settimanale Grazia, versione United Kingdom, famoso per le sue bellezze in copertina. Lupita si sente indignata, perchè grazie ad un sapiente photoshop, i suoi cappelli africani, sono stati elimati, per renderla più appetibile, alle “bianche” che comprano il magazine. Nella foto originale aveva i capelli tirati indietro in una piccola coda di cavallo e che come ogni afroamericana che si rispetti, sono pure ricci ed ingrespati, ma misteriosamente nella foto di copertina, tutto è sparito, tanto che sembra abbia ancora i capelli corti, come li portava qualche tempo fa. Con un post su Twitter con per adesso trentaquattro mila cuoricini, ha dichiarato guerra allo stereotipo della donna bella a senso unico, dichiarando di essere così com’è, di pelle nera e con tutti i tratti somatici africani e che dunque anche se onorata, in principio, della copertina, adesso si sente svilita nella sua cultura e nella sua bellezza atipica. GraziaUK corre ai ripari dicendo, che è stata solo una scelta stilista e non razziale, ma che poi passa la patata bollente all’agenzia a cui ha commisionato il servizio fotografico. Non è per adesso una denuncia giudiziaria, ma solo mediatica, di scuro Grazia non ci fa una bella figura, ma staremo a vedere cosa succede nel prossimo numero.
