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LE DISABILITA’ RICHIAMANO IL CINEMA

Negli ultima anni, si stanno facendo tantissimi passi avanti sui diritti umani, delle donne, del black power e soprattutto in tv si possono vedere anche come protagonisti tutti i colori delle “razze” del mondo. A tirare però le orecchie oggi, ci sono i dimenticati del cinema, perchè si sa se interpreti un disabile, aspettati una nomination all’Oscar e proprio per questo, la comunità dei diversamente abili, richiama Hollywood e la tv, perchè non si sentono ben accolti e ben supportati. Ci sono stati diversi film sui disabili, anche se poi gli attori non lo erano di certo, ricordiamo il più famoso Rai Man e dopo la recente morte di Stephen Hawking, La teoria del tutto, ma se si parla di attori disabili, allora la situazione si fa difficile e forse solo Marlee Matlin ha raggiunto la notorietà con il suo Figli di un dio minore. Anche uno studio supporta questa tirata d’orecchie agli Studios, dicendo che il 20% della popolazione mondiale è disabile o di nascita o successivamente e perciò il 65% delle persone del pianeta hanno un famigliare o qualcuno di loro conoscenza con qualche patolgia perciò il cinema e la tv, stanno perdendo una grossa opportunità di far vedere qualcosa di “diverso”e tutto da scoprire. Il caso forse più famoso degli ultimi mesi è quello di Shape of water, vincitore dell’Oscar come miglior film e dove la protagonista è una sordomuta, mentre da noi in Europa, dalla Francia abbiamo apprezzato La famiglia Belier, sempre con sordomuti come protagonisti. Queste pellicole poi ha pure funzionato, gradite agli spettatori e dalla critica, riescono anche a sopravvivere al box office. Dunque questo potrebbe essere un ulteriore apertura mentale degli stereotipi Hollywodiani ed un aiuto alla scoperta di vite da molti sconosciuti o ignorate.

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