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LA REGINA DELL’ACQUA ESTHER WILLIAMS

Un genere cinematografico poco conosciuto, ma che tra gli anni quaranta e gli inizi degli anni cinquanta spopolava al cinema, fu l’acqua musical, una sorta di live action nell’acqua dove le storie erano ambientate in piscine, dove la musica e il nuoto sincronizzato si incrociavano, dando vita a commedie leggere, brillanti e dove il tema dell’amore era il perno che le accompagnava. Anche se fu un genere di nicchia, che pochi anni dopo, venne abbandonato, la sua star incontrastata fu Esther Williams. Esther Jane Williams classe 1921, era una campionessa di nuoto fin da teenager, vincitrice di ben campionati degli Stati Uniti che la portarono anche a partecipare alle olimpiadi, ma vennero cancellate per via della Seconda guerra mondiale. Cresciuta in California e ultima di cinque figli, per pagarsi gli studi, faceva la guardarobiera presso degli studios e proprio lì un produttore la notò e le diede una parte come attrice in un film prodotto dalla MGM dove interpretava l’amore di Mickey Rooney e proprio da lui ricevette il suo primo bacio, anche se solo per finzione, quello fu il suo primo bacio. Non era però una vera attrice e dunque la sua carriera non sarebbe mai decollata, ma grazie al suo talento di nuotatrice, alla MGM venne in mente di provare un nuovo genere cinematografico e lei era la persona più indicata. Il primo fu Bellezze al bagno del 1944 un piccolo film, con un misero budget, ma grazie a belle musiche e bei costumi, riuscì a suscitare nel pubblico la curiosità, così da premiarne l’originalità. Seguirono anche altri titoli come la ninfa degli antipodi del 1952 e prima, le Fanciulle delle follie che la portarono alla ribalta nel mondo con lo pseudonimo di sirenetta del cinema. Non era così facile come sembrava, arrivò anche a rompersi tre vertebre della schiena e una serie di ossa qua e là, ma grazie all’acqua riuscì sempre a nascondere le sue gravidanze. Purtroppo anche se pur film molto fortunati, il genere durò poco, perché nel tempo le storie era tutte simile e il tema acqua e balletti, non interessava più alle nuove generazioni. Chiuso il capitolo dell’acqua Easther ripiegò nel cinema più serio, ma ormai per tutti era la sirenetta e dunque era molto difficile togliersi quell’etichetta di torno, così nel 1960 decise di ritirarsi e nel 2013, dopo quattro mariti e tre figli, a novantun anni morì nella sua casa in California e le sue ceneri vennero sparse nell’ Oceano. Tra le curiosità poco conosciute della sua vita c’è una famosa autobiografia dove ne scrisse di cotte e di crude contro tutti, dalla sua causa contro la MGM che usò un filmato tratto da un suo film, inserito in C’era una volta in America di Sergio Leone o al fatto, che un suo fidanzato molto famoso all’epoca, Jeff Chandler, amava indossare i suoi abiti e i suoi costumi da bagno, amava anche l’LSD, che gli venne fatta scoprire da Cary Grant, che all’epoca ne faceva un uso sfrenato. Nel 2003 invece, a Las Vegas, divenne la produttrice di Acquaria un grande show acquatico, una delle attrazioni più viste dai turisti in città. E ovviamente, vuoi che non abbia avuto una sua linea di costumi creata da lei e grazie anche a questo nel 1984 alle Olimpiadi di Los Angeles incontrò il suo ultimo marito. Altra curiosità era la madrina di Lorenzo Lamas. Oggi queste pellicole le conoscono in pochi, ma un grande omaggio al loro ricordo e alla figura di Easther fu fatta dai fratelli Coen nel loro film Ave! Cesare del 2016.

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