Per molti le storie di mostri sono tutte fantasie di maschietti magari anche disturbati, ma il mostro più famoso della storia, Frankenstein è figlio di una giovane ragazza di buona famiglia dal nome Mary Shelley. La Shelley nata alla fine del settecento è stata un’antesignana del femminismo, anche se all’epoca poco considerata perchè sempre nell’ombra di quel famoso marito anch’egli scrittore. Ma nel secolo precedente, la rivalutazione a tutto tondo, anche se fatta di molte altre storie, sarà per sempre legata a quel mostro. Molte opere teatrali dopo e molti film dopo, arriva al cinema la vera storia della scrittrice che a soli diciannove anni ha scritto la storia più vista di sempre, dal titolo appunto, Mary Shelley. Il primo film di Frankestein risale al 1910 e fino ad oggi se ne contanto una settantina, comprese parodie e pellicole che non c’entrano con la storia originale, ma hanno il mostro come protagonista. Due grandi interpreti gli hanno dato vita uno Boris Kaloff il più famoso e l’altro, forse meno ricordato, Robert De Niro per la regia di Kenneth Branagh, amante si sà, della letteratura brittanica. Oggi invece, il dramma biografico, darò ampio spazio all’amore e ad una Mary ancora giovane, che tenta di trovare la strada della sua vita. Diretto da Haifaa Al-Mansour, conosciuta per il suo Wadja del 2012, vede Elle Fanning, nei panni della scrittrice e presentato allo scorso Toronto Film Festival sarà una delle pellicole attese dei prossimi mesi. Per la Fanning, non è la prima volta alla corte di una regista donna, ma già l’anno scorso stava con Sofia Coppola per il suo L’inganno, mentre in tutto il 2018 la si vedrà in altri quattro film, perchè fa parte della nuova generazione di attrici molto amate dai più giovani.