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EMILIA CLARKE OVVERO UNA DA TENERE D’OCCHIO

Ai più sarà conosciuta come Daenerys Targayen, la bionda di Game of Thrones, ma in realtà lei si chiama Emilia Clarke ed è pure mora. Classe 1986 oggi è diventata per i millenials, un vero faro ed un icona, non solo di stile, ma anche di divertimento puro. Una carriera nata per sbaglio, perchè nell’episodio pilota, della fortunata serie, che chiuderà i battenti nel 2019, era interpretata da un’altra attrice e perciò in corsa è entrata a far parte del cast. Se la tv le ha dato il successo, anche il teatro, con la sua interpretazione di Colazione da Tiffany le ha dato alcune soddisfazioni, mentre nel cinema, sta facendo i suoi primi passi. Ma per le giovani è la protagonista di Me before you, tratto dal celebre romanzo di Joyo Moyes amatissima scrittrice delle teenagers, che come Emilia è pure lei Inglese. Per i maschietti invece, sarà la protagonista di Solo, lo spin-off di Star Wars, con le avventure del giovane Han Solo, appena terminate le riprese e che uscirà nel 2018. Il suo è un metro e cinquantasette di pura allegria, ma soprattutto dalle mobili e molto espressive sopracciglia, con le quale può ricreare le più bizzarre facce. Figlia di un operatore del suono, scomparso nel 2006, che la portava già a tre anni sui set, ha pure uno spiccato talento per cantare e suonare pianoforte, flauto e chitarra. Anche se una ragazza con le curve, perciò ancora più adorata dalle giovanissime, ama lo sport, cavalca cavalli ovviamente, nuota, pattina sul ghiaccio, corre, gioca a tennis e scia, insomma una che a casa sua in pochi la vedranno. Dunque ragazza molto attiva, ma anche determinata, perchè faceva ben quattro lavori, prima del casting di Game of Thrones e nel 2013, all’esordio del debutto a Broadway, ha avuto una emorragia celebrale, che miracolosamente non solo, non le è stata fatale, ma non ha riportato nessun danno a lungo termine, tanto che comunque ha fatto lo stesso tutte le date teatrali, che erano in calendario. Insomma una che se pur con pochi film alle spalle, stiamone certi, si farà strada nel cinema.

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