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IL LATO OSCURO DI CARY GRANT

Tutti noi lo conosciamo per i suoi grandi film che hanno fatto la storia del cinema, per il suo grande fascino e per essere stato, tra gli anni cinquanta e sessanta, un icona di stile e charme. Ma non è tutto oro quel che luccica, sì perchè sembra, che dietro la maschera dell’uomo perbene, abbia avuto dei demoni, che gli hanno rovinato la vita. Tutto questo viene chiaramente documentato in Becoming Cary Grant, documentario presentato allo scorso festival di Cannes, che raccoglie immagini ed interviste all’attore, con dei lati molti oscuri ed ombrosi, che nessuno si aspetterebbe, da un uomo come lui. La storia più o meno sarebbe tratta, dalla propria autobiografia dell’attore, che fu censurata dagli studios, facendola sparire dalla circolazione, perchè troppo difficile da essere accettata, non solo dai fans, ma anche per tutte quelle persone che lo hanno amato e conosciuto. L’autobiografia è stata scritta come analisi personale dell’attore, che da anni combatteva con la depressione ed ha voluto scrivere una sorta di diario aperto al pubblico. Nella sua vita oltre alle cinque mogli ed un unica figlia, ci fu il rapporto più difficile con la donna più importante ovvero la madre, che lo abbondò a undici anni, ma che poi da grande scoprì essere rinchiusa in una clinica mentale perchè schizofrenica, proprio per questo a quattordici anni, lasciò l’Inghilterra per New York, dove si diede al teatro. Poi con il vero successo arrivò anche la depressione, che tentò di curare con rimedi naturali, con agopuntura e yoga, ma che alla fine lo condusse all’lsd, come se una droga aiutasse qualcuno a guarire, ma d’altronde erano altri anni e quel tipo di droga stava cominciando ad andare di moda. In questi viaggi mentali, che poi sono molto narrati nel documentario, Cary tentava di trovare non una fuga, ma una cura per aiutarsi psicologicamente, con viaggi mentali, che oltre a portarlo lontano, ripercorrevano la sua vita. Il rapporto con questa madre assente, nell’età adulta, ha avuto profondi problemi con se stesso, ma soprattutto con le donne, le tante donne della sua vita, forse troppe, ma che alla fine non gli lasciavano mai niente, se non tanto odio per il gentilsesso e di quella figura di madre, che lui cercava sempre in ognuna di loro, solo la nascita della sua unica figlia Jennifer, ormai da anziano, riuscì a colmare questa sua ricerca al femminile. Ma non sono state solo le donne, il problema della sua vita, ci fu anche quella sua omosessualità anzi bisessualità, che però nel documentario non viene molto trattato, sì perchè l’uomo che ha amato un sacco di donne, amava anche gli uomini. Segreto ben celato in tutta la sua vita, solo dopo la morte, qualcuno cominciò a raccontare queste sua storie, ma i veri riscontri e le prove, sono sempre state ben custodite dagli studios. Alla fine del documentario, Cary tira le somme sulla sua vita, trovando luce solo a tarda età e che ringrazia la terapia sld, per il viaggio nel suo passato e per averlo portato fuori da quella lunga depressione, che gli ha rovinato l’intera esistenza.

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