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MARIE DORO IL PRIMO AMORE DI CHARLIE CHAPLIN

Non tutti lo sanno ma il settantacinque percento dei film dei primi del novecento, quando il cinema muto, si stava facendo largo sul grande schermo è stata perduta, perciò anche tutti i suoi più grandi protagonisti sono andati, loro malgrado nel dimenticatoio. Marie Doro è una di queste, all’epoca e siamo ai primi del novecento, era un’attrice di teatro e proprio per il suo Oliver Twist, le fu chiesto di riproporlo anche al cinema. L’attrice viaggiava molto in Europa e amava anche fare film, non americani, tanto che ebbe qualche parte in pellicole italiane, ma il suo arrivo in Inghilterra, le cambiò il destino, anche se a dir il vero, non proprio il suo, ma quello di una giovane comparsa che lavorava con lei. Il giovane Charlie Chaplin, che doveva ancora emigrare negli Stati Uniti a cercare fortuna, si dilettava come attore di strada o di circo, ma ogni tanto, se la fortuna voleva, aveva la possibilità di qualche comparsata qua e là, come faceva il fratello maggiore, che era il vero attore della famiglia. Charlie giovanissimo, si invaghì dell’attrice, che però non lo calcolava per niente, ma questo amore platonico, lo ha sempre ricordato per tutta la vita. Lei a quell’epoca era una diva, molto bella ed elegante, perciò per Charlie, ragazzo di strada, non era da tutti i giorni vedere tanta bellezza, anche se noi conosciamo il Chaplin ricercatore di ninfette e giovincelle e anche se ha amato tantissime donne, Marie gli è sempre rimasta nel cuore, tanto che nelle sue morie le dedica diverse pagine. Quell’amore così innocente e senza scambi tra i due è rimasto così forte, che ha voluto rispettarlo anche nel suo libro, questo ci fa capire che dopotutto Charlie, il fanatico, Charlie il burbero, Charlie il megalomane, in realtà ha dedicato un grande omaggio a l’unica donna della sua vita, che non ha mai avuto e posseduto. Al ritorno di Marie in America, la sua vita e carriera andarono avanti, ma dopo il 1920, decise di ritirarsi dalle scene e di dedicarsi agli studi, trasferendosi a New York, ma poi si chiuse dentro casa, senza mai uscirne, vivendo del famoso Actor’s Fund, ovvero la carità che attori famosi e non, facevano per tutti coloro che vivevano di stenti, dopo l’introduzione del cinema sonoro, che aveva rovinato un sacco di carriere, con una serie di lunghi suicidi. In seguito Marie morì da sola nel suo appartamento all’età di settantaquattro anni. Ma la storia non finisce qui, quando Chaplin ormai trasferitosi in America e all’apice della sua carriera, riuscì a rivederla, anche se si era già ritirata dalla scene, lui le confessa il suo amore giovanile, ma per lei Charlie Chaplin il divo era solo quello, perchè non si ricordava di averlo conosciuto, una delusione per lui, ma una storia da ricordare per tutta la vita.

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