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GLI 80 ANNI DI CINECITTA’

Compiono ottant’anni gli studios del cinema italiano di Roma, Cinecittà, che ha dato vita ai più grandi capolavori, non solo italiani, ma internazionali. Oggi con i suoi problemi finanziari e gli studios affittati alla televisione, la situazione è molto delicata, ma la sua storia è grandiosa. Nati negli anni trenta per volere del regime di Benito Mussolini, che credeva che il cinema, potesse far vedere i fasti del suo governo, portava al suo ingresso la scritta “Il cinema vi renderà liberi” e al suo interno potevano essere girati, solo film approvati dal ministero e che portavano in alto le idee fasciste dell’epoca. La guerra degli anni quaranta però, cambiò molto la situazione, Roma assediata e sotto le bombe, gli usò come campo militare, perciò tutte le produzioni dovettero essere spostate a Venezia, agli studi Scalera, per tutti coloro invece che non stavano alle regole di regine, non era consentito l’accesso, tanto che vennero confiscate tutte le cineprese, del paese. Caduto il regime, il neorealismo, che stava lavorando tantissimo si trasferì nelle strade, perciò Cinecittà, che comunque era ancora statale, stava arrancando. Furono gli anni cinquanta e sessanta però a farli cambiare radicalmente, anche grazie soprattutto, all’arrivo degli Americani e alla così detta Hollywood sul Tevere. Centinai di film furono girati e tantissimi di questi, sono rimasti nella storia, grazie a tutto questo affollamento, gli studi si ampliarono e grazie al prezzo basso per le produzioni, furono da esempio ad altri studios nati in altre parti dell’Europa. Ma poi la crisi del cinema degli anni settanta, cambiò ancora i giochi, con gli Americani tornati in patria e solo negli anni novanta con la privatizzazione, il loro splendore è tornato a fiorire. Oggi chi cammina per i suoi viali, può vedere ancora tutto il set di Gangs of New York, entrare allo studio 5 dedicato a Fellini e può passeggiare tra gli archivi storici, ricchi di costumi e scenografie intramontabili.

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