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LOIS WEBER LA PRIMA REGISTA DELLA STORIA AMERICANA

Se la prima regista della storia è stata la francese Alice Guy, nei primi anni della nascita del cinema, il cinema forse come lo si conosce, ovvero made in Hollywood, ha la propria pioniera in Lois Weber, la prima regista donna della storia americana. Lois non era solo regista, ma anche sceneggiatrice e produttrice ai tempi del cinema muto ed infatti il suo primo film è datato 1912, ma in realtà già dal 1911, era la co-regista di moltissime pellicole. Le donne dell’epoca, non avevano grandi spazi, soprattutto se volevano fare le registe, lavoro, che sembrava solo per l’universo maschile. Le donne, del cinema di allora, erano per lo più protette dai gangster o erano giovani sprovvedute, arrivate dal paesino, che a volte non sapeva ne leggere ne scrivere, ma che erano usate dal sistema, in tutti i sensi. Lois però non fa parte di queste categorie, la sua fortuna fu il matrimonio con il produttore, di una delle case cinematografiche più famose dell’epoca, ovvero la Gaumont, la più antica della storia del cinema, che anche oggi lavora sempre nel campo cinematografico francese. Uno dei primi film come regista ufficiale ad avere successo, fu Il mercante di Venezia, ma in tutta la sua carriera diresse centotrentacinque pellicole, sceneggiate centoquattordici e prodotte quattordici, ma in realtà si narra siano più di quattrocento da regista, attualmente andate perse o distrutte. Era anche una paladina della voce femminile, tanto che nel 1915 diresse la prima pellicola con una donna completamente nuda ed in seguito diresse un film che parlava di aborto. Era anche quella a dire più spazio alle donne, compresa la sua sceneggiatrice preferita, Frances Marion, ma fu anche la prima ad usare il così detto split screen, per creare più scene insieme in un’unica. All’epoca, dato che tanti uomini erano mandati al fronte, fu usata come regista di spicco e grazie a questo, viene a tutt’oggi, anche se in molti non lo sanno, riconosciuta al pari dei grandi registi dell’epoca, D.W Griffith e Cecil B. De Mille. Morì di ulcera nel 1939 e al suo funerale centinai di persone le resero omaggio, compresi tutti i suoi più stretti collaboratori e fu omaggiata anche dai giornali più famosi d’America.

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