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SCORSESE IL FEMMINISTA

Sembra un paradosso affermare che Martin Scorsese sia un regista femminista, perchè il re della violenza, del sangue e delle storie di tre ore, nei suoi film, di donne se ne vedono poche e quando ci sono fanno da spalla. Ed invece non è così come sembra, tutti dividono la sua carriera in due fasi la fase DeNiro e la fase DiCaprio, ma non tutti sanno che la sua lunga carriera cinematografia, è stata caratterizzata da un’unica donna, ovvero Thelma Schoonmaker, la sua montatrice di fiducia, che con lui ha cominciato fin dagli esordi alla regia e attualmente continua a lavorare per lui, anche nell’ultimo Silence in uscita in America a fine anno e che sempre con lui, si è portata a casa tre Oscar, quello per il montaggio di Reging Bull, The aviator e The departed. Grande risalto nei suoi film anche per i costumi, con la sua preferita Sandy Powell, che con lui ha realizzato tutti i film da dopo Gangs of New York e che si è portata a casa la statuetta per The aviator. Mentre a vincere l’Oscar per i costumi nel 1994, per il suo The age of innocence è stata l’Italiana Gabriella Pescucci, l’altra italiana invece del suo team, si chiama Francesca Lo Schivo, set decorator anche lei vincitrice di due dei suoi tre Oscar. Capitolo a parte per le attrici dei suoi film o per i miracoli che ha fatto a molte di loro, anche se non sono le protagoniste, diventano l’elemento chiave delle storie, riuscendo a dar vita a dei personaggi, che poi restano nella storia. Bionde, dal carattere emblematico, come amava Alfred Hitchcok, la prima la Lolita, Jodie Foster, giovanissima ma già bravissima, la seconda Lolita invece fu Juliette Lewis, mora in realtà, ma la donna principale di Caper Fear era Jessica Lange, altro duo biondo-moro Michelle Pfeiffer e l’allora giovane Winona Ryder con la loro età dell’innocenza, titolo emblematico, dato che a Martin le giovani sono sempre piaciute. Il capitolo seguente invece è dedicato alle miracolate, Sharon Stone, che poi è lei stessa che lo ha affermato, nel suo miglior film della carriera Casinò, Cameron Diaz stessa cosa per Gangs of New York ed in fine l’ultima, Margot Robbie, ex modella che per adesso non mi sembra abbia lasciato il segno se non proprio appunto per The wolf of Wall Street. Martin ama le donne, padre di tutte figlie femmine, marito di cinque mogli, ma soprattutto un grande del cinema, che all’universo femminile, non sembra, ma ha dato molto insegnando a tutte loro l’arte della recitazione come solo un vero maestro sa fare.

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