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SNOWDEN DI OLIVER STONE

Per anni Oliver Stone è stato una garanzia di storie americane anche scomode, che hanno fatto riflettere un’intera nazione e dunque, anche odiato da molte persone. Stone torna al cinema, dopo alcuni bruttissimi film, forse non per colpa sua, buttandosi in una storia di attualità su lo scomodo personaggio di Edward Snowden ex dipendete della CIA, che ha rivenduto informazioni segrete alla stampa e ha dato via al suo allontanamento dal paese. Come va di moda oggi, con la crisi delle idee, Stone ha dovuto scriverne anche la sceneggiatura, per non rischiare di essere il nuovo, The fifth estate, film sfortunato su Julian Assange, anch’egli personaggio molto scomodo e nemico pubblico. La storia, tratta da due libri sulla sua vita, scritti dallo stesso Snowden, lo vede prima militare, poi agente e alla fine nemico dell’America moderna. Film ritirato molte volte, da noi arriverà solo a dicembre, ma ha partecipato allo scorso Toronto Film Festival, senza però riscaldare gli animi. Il most wanted man, degli Usa, che ha venduto informazioni, creando lo scandalo wikileaks, qui ha  il volto di Joseph Gordon-Levitt; costato solo 40milioni dollari , poco per un film di questa portata, non è riuscito ad appassionare il pubblico americano, ma soprattutto forse, non è riuscito ad attirare i fans di Oliver Stone, che qui, viene troppo schiacciato dalla pressione delle produzioni e del politically correct. Il cast se pur giovanile, per richiamare chi oggi paga, vede anche Shailene Woodley, amata per la serie Diverget, che per la sua carriera sicuramente questa è stata una grande opportunità, ma per Oliver Stone è solo un’altra pellicola e basta, per leggere e vedere le sue vere idee, che lo hanno reso celebre, oggi bisogna andare sul web, dove ha totale libertà d’espressione e di libertà intellettuale.

 

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