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IL SUCCESSO DI DUE ITALIANE ALLA CORTE DI CANNES

Cannes resta sempre una grandissima vetrina internazionale per chiunque abbia voglia di raccontare storie vere e soprattutto di mettersi in gioco, con idee e anche con tutte le proprie forze ed energie, ovviamente l’assoluto contrario della Cannes dei grandi film dai grandi budget. E sono due donne, due registe, due italiane, che in questi giorni stanno facendo parlare di loro. Una, Valeria Golino, molto amata in Francia sia come attrice, che con il suor esordio alla regia di qualche anno fa, dal titolo Miele, un successo inattesso, che le ha aperto le porte del cinema internzionale e che oggi vede il suo film Euforia al Festival. L’altra Alice Rohrwacher, alla sua seconda volta al  Festival come regista, che qui presenta il suo Lazzaro felice. Due registe donne, che al loro fianco hanno voluto attori di cui si fidano cecamente, per Alice la sorella Alba e per Valerie l’ex Riccardo Scamarcio, perchè si sà è meglio andare sul sicuro con un cast che crede in una donna, che poi finire per buttare via il film, con litigate e con brutte figure. Due storie diverse tra loro, per Valeria c’è una malattia che avvicina due fratelli, per Alice lo sfruttamento del capitalismo e i contadini. Due storie diverse tra loro, ma comunque un momento culturale ed artistico, che Cannes ha voluto riflettere al massimo, anche grazie alla giuria ricca ricca di presenze femminili e l’appello che le tutte le donne presenti, hanno voluto sottoscrivere per la dignità delle lavoratrici e la parità di genere. L’ Italia incredibilmente fa un grande passo in avanti dando la possibilità a due donne registe di portare il cinema italiano nel mondo e di far conoscere il nostro paese sotto un segno al femminile che da anni, latitava un pochino.

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