Vince il premio come miglior cattivo della storia del cinema il Joker targato 1989 di Jack Nicholson nel film Batman diretto da Tim Burton. Secondo una nuova classifica sale sul podio Jack Nicholson, che di cattivi e psicopatici se ne intende molto. Tutta però la serie dei vari Batman, si sono classificati alti nella classifica, ma poi il testa a testa era proprio tra i due Joker, quello storico e il compianto Heath Ledger, che si è portato a casa un Oscar postumo, proprio per la sua interpretazione del Joker. La figura del Jolly Joker è di sicuro, se si parla di fumetti uno dei più azzeccati di tutti i tempi perchè già nella serie televisiva degli anni sessanta, al suo ingresso, i poveri Batman e Robin, passavano in secondo piano. All’epoca, correva l’anno 1989 appunto, Nicholson fu stra pagatissimo per rivestirne i panni, ma ancora prima dell’uscita del film, si era già capito che la vera star era proprio lui, fu anche uno dei primi a ricevere una percentuale sugli incassi, che gli fruttarono negli anni, di più di quello che aveva percepito come stipendio, che era già altino. Si è pure inventato la “bird dance” ovvero, all’entrata nell’appartamento della giornalista alias Kim Basinger, improvvisò una danza, che non venne di certo tagliata. Ma non fu Nicholson la prima scelta bensì, Robin Williams, che poi declinò l’offerta e per Jack è diventato pure il migliore personaggio della sua carriera, talmente pazzo da affascinarlo e rimanerne sedotto, avvertendo pure anni dopo, il giovane Heath, che la parte del Joker, ti resta per sempre cucita sulla pelle. Di questo amore tra lui e il personaggio ci sono pure tutte quelle persone, tra cui amici e la cerchia stretta dell’attore, obbligati a rivedersi svariate volte la pellicola a casa del divo. Tante leggende inoltre, ne hanno reso la vittoria, come quella in cui per vedere i suoi amati Lakers giocare, le riprese e il trucco, che duravano diverse ore, sono state posticipate senza un orario definitivo, intanto erano tutti lì per lui, obbligati ad aspettarlo. Jack inoltre, decise di dare più spessore al personaggio, inserendo delle frasi tratte dai libri di Edgar Allan Poe e volle anche decidere chi sarebbero stati i make-up artist, intanto per essere sicuro dell’effetto pazzia che ci voleva inserire e poi ovviamente il suo nome prima di quello degli altri nei crediti. Una capa tosta per tutti ma poi aveva ragione lui ed infatti, a trent’anni dall’esordio cinematografico, si parla ancora di quel personaggio, che di cattiveria e pazzia è stato il pioniere di tanti altri cattivi a divenire.