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ALOHA WANDERWELL LA PRIMA DOCUMENTARISTA

Sempre di più i documentari si stanno facendo grande spazio nel mondo televisivo e negli ultimi anni, oltre ad avere un grande successo di pubblico, vede impegnati grandi registi e personaggi di spicco, che si impongono in un campo, che fino a qualche anno fa, era solo di nicchia. Se il regista per eccellenza fu Jacques Costeau, ben pochi sanno, che la prima persona a cimentarsi nel così detto documentario, fu una donna, Aloha Wanderwell. Classe 1906, Aloha, già nel 1922 è stata la prima donna a guidare una macchina in tutto il mondo, tanto che è entrata nel libro dei Guiness. Un viaggio durato cinque anni, che l’ha portata in lungo e in largo, in zone sconosciute per molti, viaggio, sponsorizzato dalla Ford Motor Company, che le ha dato la possibilità di filmare come una vera regista le sue avventure, inventando così, un nuovo stile ed un nuovo linguaggio, mai visto prima. Tutta questa sua passione per i viaggi e le avventure, l’hanno accompagnata fin da piccola, ancora quando viveva in Canada e si chiamava Idris Glacia Hall, ma con l’avvento della prima guerra mondiale, si trasferì con la famiglia in Inghilterra, dove alcuni anni dopo, grazie alle sue doti di traduttrice, segretaria e autista, arrivò a sedici anni, alla corte del capitano, Walter Wanderwell, famoso per i duri anni di prigionia e famoso per esserne uscito vivo e che pochi anni dopo, ne diventa pure il marito. Ma fu un matrimonio molto complicato, perchè arrivati in California, per le nozze, furono controllatti dall’FBI, perchè illegale, portare donne non americane da un altro continente, tanto che vennero messi in una sorta di lista nera. Nel 1925 a nozze avvenute, nacque anche la figlia, Valri, ma comunque tutti insieme viaggiavano per l’America e l’America Latina, dove un giorno, rimasti senza benzina per l’auto, usarono banane come carburante. Insomma era una donna che pure si ingegnava e soprravviveva in qualsia occasione. La loro Little Lizzi, così si chiamava la macchina su cui viaggiarono per anni, al loro ritorno dal lungo viaggio e dopo assersi accasati nel 1928 a Miami, venne regalata al  regista John Ford, per un suo film. Insieme alla loro troupe filmarono le tribù che nessuno conoscevano, le culture più diverse e si addentrarono nella natura più selvaggia. Nel 1932, in SudAfrica, comprarono uno yacht, per filmare gli abissi marini, ma per per vendetta, un uomo della troupe, uccise Walter, in un omicidio ancora misterioso, perchè in realtà, non era lui l’assassino, anche se giudicato colpevole al processo. Ma come sempre lo spirito di Aloha, vinse sul dolore, continuando nei suoi viaggi e diventando la prima donna a filmare il deserto del Sahara, accanto al nuovo marito, Walter Baker. La sua ultima apparizione, quattro anni prima della sua morte, fu nel 1992 in tv, dove venne ommaggiata per la sua entrata nell’Accademy Film Archive dove i suoi filmati, sono a tutt’oggi custoditi, come perle preziose e come un elemento della cultura americana.

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