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JANE RUSSELL LA PRIMA PIN UP

Negli anni cinquanta in America, nasce il termine Pin Up, sinonimo delle nostre maggiorate del cinema italiano, che negli Usa, diventavano dei sex symbol, grazie alle loro curve e che il cinema, le rese delle celebrità in tutto il mondo. Una delle prime e delle più famose è stata Jane Russell, classe 1921, all’anagrafe Ernestine Jane Geraldine Russell, vede la sua entrata nel cinema, dalla porta principale, grazie ad Howard Hughs, che le fece fare un film western, che però, la censura e l’opinione pubblica bachettona dell’epoca, per le troppe e generose grazie della donna, riuscirono a boicottare la pellicola, che malgrado il lor dissenso, aprirono la strada alla sua carriera da protagonista di Hollywood. Negli anni della seconda guerra mondiale, i militari al fronte, avevano le sue foto dapertutto, alimentandone così, la celebrità, tanto che fu chiamata a far da supporto, all’altro grande sex symbol, dell’epoca, Marilyn Monroe, per il film Gli uomini preferiscono la bionde. In contemporanea, dopo aver tentato la strada della cantante, si esibì nei più rinnomati locali ed aprì una casa di produzione ma a differenza di Marilyn, non venne mai etichettata come stupidina, per merito della sua arguta intelligenza e soprattutto grazie ad una vita lontana dai vizi. Sempre negli stessi anni, fondò anche un gruppo cattolico, per aiutare le persone bisognose e per riuscire a superare quell’aborto a diciotto anni, perchè troppo giovane per avere un figlio. Ma la vita affettiva della brunetta bomba, come’era soppranominata, non riuscì mai a darle le stesse soddisfazioni della carriera, il padre militare morì quando lei era piccola, il primo marito, suo fidanzato dai tempi della scuola e padre di quel figlio mai nato, la lasciò per un’altra, il secondo morì pochi anni dopo il matrionio ed in fine il terzo morto anche lui però insieme per venticinque anni. Sempre rimasta amica dell’eccentrico Howard Hughs, che ne era invaghito, le dedicò anche un suo aereo, prendendo ispirazione da uno dei suoi reggiseni. Ritiratasi a Santa Monica morì a novant’anni, per problemi respiratori, causati da una sindrome degenerativa ai muscoli. La bellezza le fece da apripista, ma poi il cervello e la determinazione, sono state le sue vere arme vincenti.

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