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INGORGO DI NATALE PER IL CINEMA ITALIANO

Arriva come ogni anno, la tanto attesa stagione natalizia, sinonimo al cinema, di molti incassi, dove tantissime produzioni fanno a gara per la uscire i loro film, con il leader incontrastato il così detto Cinepanettone, ma quest’anno, forse per i troppi film italiani in uscita in contemporanea, sembra una gelida stagione arida. Dunque sono già un paio di anni, che dalla fine di novembre si comincia con le prime uscite, di film a sfondo natalizio o commedie con i grossi nomi della commedia all’Italiana, quest’anno è toccato con La cena di Natale alla coppia Scamarcio-Chatti, Che vuoi che sia, che non c’entra con il natale, ma è una commedia con Edoardo Leo, l’indipendente e poi il classico cinepanettone in tutte le sue sfumature, Non si ruba a casa dei poveri. Allora prima si è divisa la coppia Boldi-DeSica e adesso anche la coppia DeSica-Ghini, tutto per riuscire a portare a casa più soldi, ma purtroppo Ghini, non è sopravvissuto e Boldi con il suo Natale al Sud sta arrancando. Ed ecco dicembre, con il leader del settore DeSica e il suo Poveri e ricchi, Natale a Londra altro cinepanettone al 100%, con Lillo & Greg, poi Non c’è più religione, con Gassman-Bisio, che però anche questa è più una commedia tradizionale e l’altra commedia, quella del trio, Aldo Giovanni Giacomo con Fuga da Reuma Park. E poi come negli ultimi anni arriva anche il primo gennaio a fare numeri, quest’anno tocca a Siani e al suo Mister Felicità e di seguito toccherà a Ficara e Picone con L’ora legale. Insomma un bel momento per il cinema di casa nostra, ma forse anche troppo tutto insieme ed ormai diciamolo, molte di queste pellicole, sono sempre la stessa cosa, perciò chi paga, se può, va a vedere altro. Se fino all’inizio del 2016, il cinema italiano reggeva molto bene in generale, negli ultimi mesi si è vista una grande flessione, ma comunque non è così una buona idea, usare tutte le “star” della nostre commedie tutte insieme, ma sarebbe meglio, usarle in diversi mesi, bisognerebbe più come per il cinema americano, usare delle strategie marketing diverse, proprio per non avere questo ingorgo italiano, che alla fine non fa bene a nessuno.

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