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STORIA DEL CINEMA PORNO

Anche se il cinema, tutto il cinema è la settima arte, il cinema porno per molti non rientra nei parametri del cinema vero e proprio. Di sicuro è quasi tutta finzione come nei veri film e oggi, ha delle vere star internazionali conosciuti da tutti, anche da chi non guarda il genere con addirittura un loro premio tipo l’Oscar, che si chiama Hot d’Or. Non scandalizzatevi, ma già all’epoca della fotografia si parlava di porno, ma comunque anche la pittura e la scultura già in passato hanno avuto anche loro qualche assaggio porno. Già alla fine dell’ottocento nell’ambiente della Francia e dell’Inghilterra dell’alta borghesia, si cominciavano a vedere le prime opere erotiche, meno esplicite di adesso, ma di sicuro il risultato finale era lo stesso. Uno dei primi film è stato “Après le bal” “Prima del ballo” interpretato dalla moglie di Georges Mèliés, sì proprio il pioniere degli effetti speciali, ma si può trovare anche un film con il nostro Gabriele D’Annunzio. Tutti questi erano film intimi, erano più dei documentari caserecci, lontani dal business e lontani dal trash di oggi. Poi tra la religione e qualche proibizionismo di troppo, queste pellicole, vennero marchiate come quasi una malattia, perciò sotto banco solo le riveste, riuscivano ad avere un mercato. Dagli anni sessanta in poi, il grande ritorno, anche merito delle nuove idee che ormai si stava facendo largo nelle masse, perciò tra figli dei fiori, femminismo e la rivoluzione sessuale, il mercato dei film si stava facendo largo anche grazie agli appositi cinema, quelli denominati a luci rosse. Negli anni ottanta, le colline di Hollywood vedevano il più grande mercato del porno business, ma l’avvento dell’AIDS, fu un grande colpo per l’industria, che stava anche facendo molti soldi, con il nuovo mercato delle videocassette. Negli ultimi tempi, le icone più famose, sono state anche sdoganate alla tv “normale”come nel caso dei reality, anche grazie alla facilità con cui oggi possono essere viste in internet, inoltre se ne producono molti di più, soprattutto nell’est Europa, ormai leader del settore, anche grazie una cultura molto più aperta mentalmente e che riesce a reclutare un sacco di attori e attrici. Anche lo sdoganamento all’universo femminile, sta facendo cambiare le regole, dove la donna ormai è anche regista o produttrice e dove Erika Lust ne è diventata la pioniera in pochi anni.

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