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STORIA DEL CINEPANETTONE

Dicesi Cinepanettone, filone di film commedia italiana in uscita sotto natale e tante volte a tema natalizio e che incassa un sacco di soldi. Il nome coniato nel 1997, da alcuni critici con la puzza sotto il naso, che per l’ennesima volta si trovava a dover vedere sempre la stessa storia, con gli stessi protagonisti, ma con locations diverse è nata come parola dispregiativa, ma che poi nel tempo è entrata a far parte del cinema italiano e della sua storia. La prima volta, senza neanche saperlo, i fratelli Vanzina, titolari per eccellenza di tutti questi film, hanno dato vita a Vacanze di Natale, film del 1983, che doveva essere un omaggio alle vecchie commedie italiane degli anni sessanta. Tutto finisce così, non fosse che nel 1990, i fratelli ci ritentano con Vacanze di natale ’90, con la coppia assoluta di tali film, Christian DeSica e Massimo Boldi, gli attori pionieri di questo fare cinema. L’ottimo successo spinse ogni natale a riproporre la stessa cosa, anche se in parte con storie futili e banali, hanno saputo rappresentare l’Italia dell’italiano medio, come nessuno aveva fatto. Musica, location, abiti e attori anche se non proprio attori veri, sono riusciti a risollevare il cinema italiano, che faceva fatica ad incassare al box office. Poi negli anni per non riproporre sempre il teme natalizie, si scelsero altre vie, cambiando registi e cambiando le storie. Nel 2005 con la separazione della coppia DeSica-Boldi, pensando di fare il doppio dei soldi, con due commedie natalizie in realtà si vide solo una flessione negli incassi. Da una parte DeSica, con il nuovo collega Massimo Ghini, dall’altra Boldi con un film anticipato ai primi di dicembre, con commedie su famiglie e matrimoni, ma comunque nessuno dei due da solo è mai riuscito ad uguagliare il successo del duo. Nel tempo, anche le scarse idee ed ormai l’avvento di altri comici televisivi passati al cinema, questo tipo di film ha subito uno stallo, ma resta un classico del natale ed un classico della commedia all’Italiana, anche se per molti sono solo storielle, resta un grande squarcio sulla vita della gente e sulle tradizioni italiane, come nessuno mai è riuscito a raccontare.

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