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IL PRIMO FILM ITALIANO DELLA STORIA

Il primo film della storia del cinema italiano è stato “La presa di Roma” del 1905, diretto da Filoteo Alberini, il pioniere del cinema italiano. Alberini, dopo aver conosciuto i fratelli Lumièr e averne visto i lavori, decise di portare in Italia, quella nuova forma d’arte, che in tutta Europa stava spopolando. Aprì per primo una sala cinematografica e riuscì a far nascere una vera industria dei film e ovviamente per primo, volle mettersi dietro la macchina da presa, per provare di persona questo nuovo lavoro, ma soprattutto per far conoscere l’Italia anche ad altri paesi. Dunque nel 1905, decise di dirigere il film, “La presa di Roma”, un cortometraggio sull’assalto di Porta Pia, per merito dei bersaglieri. La pellicola costò in tutta cinquecento lire una follia per l’epoca in più la sua stessa pellicola, era lunga duecentocinquanta metri. Il film a bianco e nero e muto è stato diviso in sette scene fondamentali, prima con la battaglia, poi con i militari in città e la conseguente resa, per poi finire con i festeggiamenti di tutti. Il film venne proiettato agli spettatori, proprio a Roma e proprio a Porta Pia e nello stesso giorno dell’anniversario della presa della città. Di lì a poco, il grande successo creò un effetto collaterale, ovvero il pubblico chiedeva più pellicole, ma non c’era nessuno in grado di soddisfare il mercato, perché mancavano tutte le maestranze specifiche del caso. Dunque si andò in Francia a cercare la manodopera, che poi si portava dietro anche le loro storie, creandone una sorta di remake in versione italiana. Vennero aperte di conseguenza molte case di produzione e man mano, che il cinema cresceva, l’Italia in poco tempo, divenne un grande laboratorio di creatività invidiato da molti.

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