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LE LOLITE DEL CINEMA

La Lolita ufficiale è stata Sue Lyon, protagonista del film del 1962, Lolita, tratta dallo scandaloso, per l’epoca, libro di Vladimir Vladimirovič Nabokov, che ne ha poi anche scritta la sceneggiatura e diretto dal grande Stanley Kubrick, ci sarebbe anche un remake del 1997, ma è meglio non guardarlo. Dunque il personaggio dalla giovane sprovveduta, ma non così tanto e tentatrice degli uomini maturi è una figura che nel cinema si è fatta spesso vedere. L’ultima di esse, è apparsa quest’anno in “Un momento di follia” un film francese con Vincent Cassel, dove il bel maturo, dopo una bravata con la figlia del suo miglior amico, si ritrova in una torbida storia, tra vendetta e ossessione. Le belle ragazze giovani, anche nella vita reale, hanno una parte molto fondamentale della vita dell’uomo adulto, a volte come fantasie a volte anche nella realtà, ma si sà che poi a queste giovani, fare le infermiere di un vecchietto non è tra le loro priorità, perciò nella grande maggioranza di queste storie di vita vera, i due si lasciando. Nel 1999 invece è Kevin Spacey con la sua crisi di mezza età a vedersela con la giovane Mena Suvari e i suoi petali di rosa, nel film “American Beauty”. Sempre restando negli anni novanta è arrivata anche la giovane Liv Tyler, che diretta da Bernardo Bertolucci in “Stealing beauty” sconvolgerà Siena e la comunità che la ospita. Che sia crisi o no, agli uomini piacciono le giovane e soprattutto vantarsene in giro, mentre per le giovani è solo un vantaggio economico, ma si sà, gallina vecchia fa buon brodo. Negli anni ottanta invece, sono due le Lolite, “Paradise” del 1982, con Phoebe Cates, che poi ne cantava anche la famosa colonna sonora e sempre sullo stesso tema, ovvero, isola, caldo, giovani che scoprono il loro corpo, c’è “Laguna Blu” del 1980, con Brooke Schields, che poi ha avuto anche una sorta di remake-sequel nel 1991, dove la protagonista era la giovane modella Milla Jovovich. Anche se magari si hanno figlie di quella stessa età, al maschio, piace la conquista in generale, ma soprattutto pensano sempre che stare con una giovane, sia sinonimo giovinezza interiore e sinonimo di problemi zero. Negli anni settanta invece era la giovanissima Jodie Foster in “Taxi driver” nel ruolo della prostituta bambina, non facile da girare all’epoca perchè c’erano delle vigili regole su quella che poteva fare e non poteva fare. Per una giovane avere l’uomo adulto accanto è una specie di nave scuola, dove si impara molto, ma che in realtà alla fine, diventa un rapporto padre e figlia, perchè in comune si hanno pochissime cose. Anche la vera vita di alcuni attori è stata messa sotto i riflettori per le scandalose relazioni con giovanissime, il più famoso resta Charlie Chaplin, che all’epoca sposò la sedicenne Lita Grey e poi il più recente Woody Allen, che sposò la figlia adottiva Soon-Yi, anche se in realtà sono insieme da ventitré anni, ma storia che all’epoca scandalizzò l’intero pianeta. Alla fine tra crisi di mezza età e fantasie varie, a tutti piacerebbe uscire e farsi vedere con la giovane di turno e oggi come oggi, anche le donne soffrono di questa cosa, tanto che i così detti Toy Boy, stanno andando di moda un sacco. Ma il fenomeno “Lolita” si vede soprattutto nel campo musicale, più giovane sei e più soldi fai, perciò la spregiudicatezza diventa sinonimo di cd venduti e ormai non c’è giovane star, che non si atteggi da adulta svestita, pur di vendere due dischi in più, anche perchè dietro a loro ci sono managers, pubblicists e genitori senza scrupoli che per due soldi venderebbero anche l’anima, ma in questo caso le figlie.

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