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LOTTE LA REGISTA DELLE SILHOUETTE

Lotte Reiniger, non è proprio la tipica regista, più che altro è un artista visiva, che ha creato delle forme ritagliate su carta, per cortometraggi e lungometraggi. Lotte nasce in Germania nel 1899 e fin da bambina era dotata di una straordinaria fantasia, dilettandosi nel fare dei disegni di carta e a ritagliarli, una cosa che all’apparenza, potrebbe sembrare anche stupida. Queste forme però, che si chiamano Silhouette e in realtà hanno una vera storia alle spalle, perchè create, alla corte Francese di Luigi XV, che dovendo risparmiare, per i troppi eccessi economici, chiese al suo pittore di corte di escogitare dei ritratti in una nuova forma, ecco che venne creata solo la sua sagoma in una tela e poi colorata nella parte centrale, così si diede vita inaspettatamente, ad una moda, poi finita ben presto, di fare autoritratti solo con un unico segno, lasciandone la parte centrale di unico colore. E dunque quel gioco, che poteva sembrare stupido, in realtà alle spalle aveva una base artistica, che pochi conoscevano. Lotte, da adulta, continuava sempre, nelle sue forme stilizzate, ma ben dettagliate, creando, poi anche degli sfondi, sempre con la stessa tecnica e dando vita a vere storie, con personaggi bizzarri, amatissimi dai bambini. Nel 1919 presenta il suo primo film, L’ornamento del cuore innamorato, grazie ai soldi di un fans del genere, che ne ha visto la grande potenza cinematografica. Per il suo capolavoro assoluto, dal titolo Le avventure del principe Achmed, le ci sono voluti tre anni di realizzazione e l’aiuto di un crew a parte, che ne ha introdotto, una sorta di effetti speciali, ad esempio usando sabbia e speciali filamenti per spostare meglio le sihouette, nelle 300.000 mila inquadrature filmate. La storia rende omaggio alle Mille e una notte ed è un lungometraggio muto in bianco e nero, il successo è tale, da aprirle le porte ad una lunga carriera, di altrettanti successi. La carriera si interrompe con l’arrivo del nazismo, tanto da farle lasciare la Germania per l’Inghilterra, dopo si spense a novantadue anni e dopo aver ricevuti prestigiosi premi, per il lavoro.

                                   

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